Carbon Footprint 2024: il Gruppo Exelite riduce ancora le proprie emissioni

Liu Jo e i brand del Gruppo avanzano verso un modello di moda sempre più consapevole e responsabile.

Nel percorso verso una moda che coniughi stile, bellezza e responsabilità, il Gruppo Exelite conferma anche nel 2024 il proprio impegno concreto nella misurazione e riduzione dell’impatto ambientale. Un impegno che si traduce in, trasparenza, monitoraggio e una visione chiara: contribuire a un futuro in cui la creatività non pesi sul pianeta.

Un percorso fondato sulla misurazione scientifica.

Per il terzo anno consecutivo, il Gruppo Exelite ha affidato a Quantis, società leader nella consulenza ambientale, l’analisi della propria Carbon Footprint, secondo i criteri internazionali del Greenhouse Gas Protocol. L’obiettivo: comprendere in modo sempre più profondo le fonti di impatto lungo l’intera catena del valore e individuare le aree su cui intervenire per ridurre le emissioni. L’analisi 2024 copre l’intero perimetro del gruppo, che comprende Liu Jo, ELI, Liu Jo Uomo, Blufin, Rebel Queen, Digital Boite, Liu Jo Luxury ed EIH Logistics, e ha permesso di tracciare un quadro dettagliato dei progressi realizzati e delle nuove priorità di intervento.

I risultati 2024: un progresso concreto e misurabile.

Nel 2024, la Carbon Footprint complessiva del Gruppo Exelite si attesta a circa 172 ktCO₂eq, registrando una riduzione del 5% rispetto al 2023 e del 13% rispetto al 2022. Il risultato dimostra l’impatto positivo delle strategie di efficientamento a fronte di un aumento di attività a forte impatto emissivo. Come per l’intero settore moda e retail, la quota principale dell’impatto deriva dalle emissioni indirette di Scope 3, che rappresentano il 98% del totale, con particolare incidenza legata alle materie prime e ai processi manifatturieri.

Focus su Liu Jo: tra qualità, materiali pregiati e responsabilità.

Per Liu Jo, il 2024 è stato un anno di equilibrio tra qualità e attenzione all’impatto ambientale. L’incremento nell’utilizzo di lana e cashmere, materiali naturali ma ad alta intensità emissiva, ha portato a un aumento della quota di emissioni FLAG (legate a foreste, suolo e agricoltura), passata dal 12% al 18%. Un dato che riflette la scelta del brand di privilegiare fibre di qualità, ma che spinge anche a rafforzare le strategie di approvvigionamento responsabile e tracciabilità delle materie prime. Parallelamente, Liu Jo e gli altri brand del gruppo continuano a investire in energia da fonti rinnovabili, che oggi copre quasi la metà del fabbisogno elettrico complessivo, e in progetti di coinvolgimento dei fornitori per ridurre le emissioni lungo la catena di fornitura.

Guardare avanti: il valore del cambiamento.

Le sfide ambientali non si arrestano, ma il Gruppo Exelite affronta il futuro con un approccio sempre più strutturato e integrato. Tra le priorità per il 2025: la mappatura della filiera, la selezione di criteri di eco-design su cui lavorare e la progressiva riduzione dell’impatto dei processi produttivi. Per Liu Jo, la sostenibilità resta una scelta di identità: un modo di vivere la bellezza in armonia con il pianeta, con la convinzione che ogni gesto, ogni collezione e ogni innovazione possano contribuire a un futuro più equilibrato e consapevole.